I maestri spirituali del Novecento: in missione per una società più giusta

 L’importanza dei maestri spirituali nella società occidentale

La società occidentale capitalista, già nei primi secoli di vita, cominciò a trovarsi preda di malsane condizioni psicologiche. Diversi maestri spirituali, per lo più dell’est asiatico, sentirono fortemente la missione di predicare gli antichi principi spirituali dell’uomo. L’obiettivo era la “restaurazione della condizione mentale degli uomini” con un accostamento alla vita più sano e più felice.

Era chiaro già secoli fa che una società umana troppo materialista stava cominciando a mostrare segni di alienazione e squilibrio. Nella tensione evolutiva si sono scatenate forze terribilmente distruttive e intolleranti, generate dalla disarmonia della psiche umana, troppo oppressa dai valori materiali. Bisognava tornare all’apprezzamento dei valori spirituali. Purtroppo la situazione persiste ancora oggi.

Ciò che tutti i maestri spirituali hanno cercato di portare tra le persone è un  ri-orientamento della psiche umana e l’acquisizione di una visione diversa della realtà che produca relazioni umane giuste. Insieme a corrette relazioni umane si avrà un cambiamento della vita economica non più basata sulla competizione. Sarà una politica per il bene comune e porterà ad un’educazione più illuminante. La vita sarà vissuta in armonia con l’ambiente, gli altri regni di natura, gli esseri umani, il divino.

Per lo più predicare e diffondere i principi spirituali specialmente negli Stati Uniti è stata vissuta da molti maestri spirituali come una missione. A tale scopo hanno utilizzato un linguaggio più semplice, che fosse comprensibile all’epoca contemporanea.

Se leggiamo con attenzione ci rendiamo conto di quanto grazie a loro la nostra società sia cambiata in meglio nell’ultimo secolo. Quanti degli insegnamenti di questi preziosi maestri spirituali sono diventati patrimonio comune dell’umanità e hanno contribuito all’evoluzione dell’Uomo in termini sia personali che sociali.

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Riunificare la spiritualità orientale con quella occidentale

Uno dei più famosi maestri spirituali,  Paramahansa Yogananda, è noto soprattutto per aver cercato di riunificare la spiritualità orientale induista con quella cristiana occidentale, presentando gli insegnamenti della sua dottrina in forma di scienza.

Il suo scopo era di diffondere nel mondo la sacra scienza del Kriyā Yoga, secondo le rivelazioni ricevute anche dal santo himalayano Mahavatar Babaji, uno yogi ritenuto immortale. La sua tecnica di meditazione è basata sul respiro. L’aspetto “scientifico” è dato dalla possibilità che la tecnica offre non solo di conoscere Dio ma di poterlo realizzare concretamente.

Nel 1920 Yogananda pose le basi dell’organizzazione Self-Realization Fellowship, che dal 1925 avrebbe avuto sede stabile a Los Angeles.

Il suo libro più famoso, del 1946, è ” Autobiografia di uno yogi“, che divenne un best seller mondiale.

La comunità Ananda

Swami Kriyananda, (1926-2013) nato James Donald Walters, filosofo e scrittore rumeno naturalizzato statunitense, era discepolo di Paramhansa Yogananda, e membro della Self-Realization Fellowship. In seguito si separò da questa organizzazione per fondare una nuova comunità denominata Ananda, ancora presente in vari paesi tra cui Stati Uniti d’America, Italia, e India. In Italia l’associazione Ananda si trova nei pressi di Assisi.

Il primo nucleo nacque nel 1968 in un terreno vicino a Nevada City, in California. L’Ananda Village, una «Colonia Mondiale della Fratellanza», era in grado di offrire un modello di «vita semplice e un’elevazione del pensiero».

Kriyananda ha pubblicato all’incirca 150 libri tradotti in varie lingue e composto più di 400 brani musicali.

Nei tre anni e mezzo trascorsi con Yogananda, fino alla morte di quest’ultimo, Walters prese ampiamente nota delle sue numerose conversazioni col maestro, che avrebbe poi pubblicato in libri come L’essenza dell’Autorealizzazione e Conversazioni con Yogananda.

Nel 1973 istituì alcune scuole negli Stati Uniti in cui dar vita al progetto formativo Education For Life, aperto a ragazzi di tutte le religioni, e incentrato sullo sviluppo del carattere e della forza morale.

Kriyananda ideò anche l’Ananda Yoga, una forma di Hatha Yoga incentrata sulla consapevolezza interiore e il controllo dell’energia.

I maestri ascesi della teosofia

Di altri maestri spirituali abbiamo appreso l’esistenza e gli insegnamenti tramite degli “allievi”, che hanno avuto il compito di trascrivere ciò che veniva loro insegnato. Alcuni dei principali Maestri ascesi conosciuti dalla teosofia sono il maestro Morya, che ha guidato Nicholas & Helena Roerich e Djwal Khul, noto anche come «il Tibetano», l’ispiratore telepatico di Alice Bailey ma anche maestro di Helena Blavatsky.

Da precisare che secondo la teosofia, l’espressione maestro asceso si riferisce a degli esseri particolarmente illuminati che si sono già evoluti a partire da precedenti incarnazioni, in cui anch’essi sono stati dei comuni esseri umani. Dopo aver attraversato un processo di trasformazione spirituale hanno acquisito una coscienza più ampia, «ascendendo» verso il divino.

Questi esseri “superiori” avrebbero deciso, per amore del genere umano, di assumersi la responsabilità di «dirigere, proteggere e aiutare a diffondere la luce sul pianeta Terra»

Come li possiamo immaginare? Come delle guide, dei protettori, degli angeli, dei santi, degli esseri più eterei. Quindi, secondo la teosofia, possiamo contare sull’aiuto di “esseri superiori”.

Gurdjieff e il ricordo di sè

George Ivanovich Gurdjieff, (1872-1949)  filosofo, scrittore, mistico e musicista, nonché maestro di danze, era di origine greco-armena, nato ad Alessandropoli in Russia. Gurdjieff insegnava che la maggior parte degli esseri umani non possiede una coscienza unificata e perciò vive uno stato ipnotico di “coscienza lucida” che però non è molto diverso dal sonno.  Vivono in un mondo soggettivo al quale è impossibile sfuggire.

L’Uomo potrebbe svegliarsi e  diventare un essere cosciente di sé e mettere in atto tutto il suo potenziale. Gurdjieff ha descritto un metodo, “il ricordo di ”, per risvegliare la propria coscienza. Un momento nel quale l’attenzione è rivolta verso se stessi e verso l’azione che si sta compiendo. In caso contrario, non c’è ricordo di sé. Il ricordo di sé è un livello di coscienza superiore, di autocoscienza. E’ l’unico momento di verità, l’unico modo per percepire la realtà così com’è, in totale presenza. Nell’addormentamento, invece, ognuno interpreta le situazioni e le persone secondo quelle che sono le sue sovrastrutture mentali.

In una tenuta vicino Parigi Gurdjieff organizzò una vera e propria comunità indipendente con pascoli, coltivazioni, diverse attività lavorative orientate ad un “intenso lavoro su di sé”. Le “danze sacre” erano il coronamento del suo insegnamento. Queste riscossero tanto interesse che Gurdjieff organizzò diverse tournée negli Stati Uniti.

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L’antroposofia di Steiner

L’austriaco Rudolf Joseph Lorenz Steiner (1861-1925) è stato il fondatore dell’antroposofia, dottrina di derivazione teosofica. Oggi è noto prevalentemente per la pedagogia Waldorf, per la medicina antroposofica, e per l’agricoltura biodinamica.

L’antroposofia asserisce che la realtà universale è una manifestazione divina in continua evoluzione. In altre parole il mondo fisico è continuamente influenzato dal “mondo spirituale”, che ne guida le trasformazioni. Il mondo è “una manifestazione dello spirito, che si è condensato in centri diversi. Questi, attraverso millenni di evoluzione ritorneranno all’unificazione finale dello spirito puro”.

Anche gli uomini quindi evolvono attraverso continue reincarnazioni. Steiner fa propria, anche se cambiandola, la concezione induista di karma e reincarnazione. Perciò sostiene che gli uomini cercano costantemente di elevare il proprio spirito attraverso le proprie azioni terrene, cambiando così il “destino” o karma che si sono dati con le loro azioni precedenti. Questo processo influenza anche l’aspetto fisico dell’uomo, determinandone l’evoluzione.

L’educazione, fondamento della libertà

Tra i più recenti maestri spirituali, Jiddu Krishnamurti ( 1895-1986), dopo la gioventù passata negli ambienti della teosofia, non volle più appartenere a nessuna organizzazione, nazionalità o religione, per cui nel 1948 non prese neanche  la cittadinanza dell’India.

Viaggiò per il mondo tutta la vita dal 1911 fino a novant’anni, spesso parlando a grandi folle e dialogando con gli studenti delle numerose scuole da lui costituite. Krishnamurti considerava fondamentale la questione dell’educazione e fondò molte scuole in Inghilterra, India e Stati Uniti. La scuola deve essere un posto dove l’insegnante e l’allievo esplorano non solo il mondo esterno della conoscenza ma anche il proprio pensiero e il proprio comportamento per capire il condizionamento che distorce la realtà. Solo liberi dai condizionamenti, diceva, si può veramente imparare.

Krishnamurti era convinto che solo un cambiamento dell’individuo può portare alla felicità e che le strategie politiche, economiche e sociali non siano soluzioni per la sofferenza umana.

La fratellanza e la pace sulla terra

Omraam Mikhael Aivanhov nacque in Macedonia nel 1900 e morì nel 1986. Nelle sue conferenze, raccolte in numerosi volumi, tradotti in 35 lingue, ha proposto un sistema filosofico e un modello pedagogico orientati alla formazione della coscienza di fratellanza universale e di unità tra tutti i popoli, nel rispetto delle loro tradizioni e fedi religiose.

Ha fondato una Scuola spirituale, aperta a tutti, per l’apprendimento e la pratica dei valori di fraternità. Nel suo insegnamento ha presentato numerosi metodi di perfezionamento e trasformazione interiore, tra i quali lo Surya yoga e lo Hrani yoga (lo yoga della nutrizione).

L’idea centrale della filosofia di Aïvanhov suggerisce che tutti, indipendentemente dalla razza, dalla religione, dalla posizione sociale, dalla capacità intellettuale o dai mezzi materiali, sono in grado di partecipare alla realizzazione di un nuovo periodo di fratellanza e di pace sulla terra. Tale obiettivo può essere conseguito attraverso un processo di trasformazione interiore dell’individuo, in armonia con le leggi del mondo divino.

La meditazione trascendentale

Tra i maestri spirituali più popolari, Maharishi Mahesh Yogi, (1918-2008), guru e filosofo indiano, è il fondatore della tecnica conosciuta come meditazione trascendentale (MT) e del movimento ad essa relativo.

Iniziò a diffondere questa tecnica nel 1955 in India. A partire dal 1958, anche in varie nazioni orientali e occidentali nell’ambito di una serie di veri e propri tour mondiali.

Tra la fine degli anni sessanta e gli anni settanta raggiunse un’enorme popolarità anche grazie al fatto di avere avuto tra i suoi discepoli numerose celebrità dell’epoca, come il gruppo musicale dei Beatles.

In seguito diede inizio al cosiddetto TM-Sidhi Program, un training che avrebbe permesso agli adepti di apprendere l’arte della levitazione (da lui chiamata “yogic flying”, ovvero “volo yoga”) e di contribuire alla pace nel mondo.

L’impero di Maharishi

Nel 1992 alcuni dei suoi seguaci fondarono il Partito della Legge Naturale, un partito politico basato sugli ideali di MT e operante in svariati paesi del mondo. In seguito, nel 2000 Maharishi fondò la Global Country of World Peace, un’associazione no profit per la diffusione di MT e della pace intesa come nazione globale senza confine.

Nel 2001, negli Stati Uniti, fondò la Maharishi Vedic City, le cui costruzioni si sarebbero ispirate ai principi di Maharishi di armonia con la natura.

A partire dal 2003, il regista David Lynch, fervido sostenitore di MT, ha iniziato un programma di raccolta fondi atto a finanziare l’insegnamento della meditazione trascendentale nelle scuole statunitensi.

Nel 2007 ha acquistato l’American Bank Note Company Building, un palazzo situato nei pressi della borsa di New York che divenne sede della Maharishi Global Finance Capital.

Come si può immaginare i bizzarri progetti multimiliardari del guru crearono scetticismo e critiche. Ad esempio, il piano da dieci miliardi di dollari per porre fine alla fame nel mondo tramite l’agricoltura biologica. Oppure il piano da un miliardo di dollari per porre termine ai conflitti bellici tramite gruppi di meditazione. Peraltro davvero interessanti.

 Nonostante questo, secondo i dati pubblicati dal movimento di MT, milioni di persone nel mondo hanno appreso la tecnica base della meditazione trascendentale e decine di migliaia sono stati coloro che hanno preso parte ai corsi avanzati. Attualmente vi sono nel mondo oltre 1000 centri di MT (una trentina in Italia) e in alcuni paesi come gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Svizzera e l’India esistono anche scuole e università gestite interamente da MT.

Intorno a MT sono sorte numerose associazioni no profit e aziende commerciali a scopo di lucro. E’ stato stimato che il cosiddetto “impero di Maharishi” abbia un valore di vari miliardi di dollari.

Osho e il risveglio spirituale dell’individuo

Il maestro spirituale indiano Osho Rajneesh, o semplicemente Osho (1931-1990) è stato professore di filosofia fino al 1966, quando abbandonò la carriera accademica per girare il mondo come maestro spirituale. Le sue posizioni anticonformiste suscitarono scalpore e reazioni controverse. Affermò di aver vissuto, ventunenne, l’esperienza mistica dell’illuminazione. Iniziò a viaggiare per l’India, a tenere discorsi e a condurre campi di meditazione. Negli anni settanta creò un ashram, a Pune, che arrivò a ricevere trentamila visitatori l’anno.

I suoi insegnamenti sono volti al risveglio spirituale dell’individuo ed enfatizzano l’importanza della libertà, dell’amore, della meditazione, dell’umorismo e di una gioiosa celebrazione dell’esistenza, valori che egli riteneva soppressi dai sistemi di pensiero imposti dalla società e dalle fedi religiose. Osho invitava l’uomo a vivere in armonia e in totale pienezza tutte le dimensioni della vita, sia quelle interiori che quelle esteriori. Ogni cosa è sacra ed espressione del divino.

Era fautore di una ribellione fondata sul senso critico e sul rifiuto di accettare qualsiasi norma di vita o valore sociale solo perché comunemente condivisi. Di conseguenza manifestava una forte avversione per le religioni organizzate e il mondo politico.

La nonviolenza e il rispetto degli animali

Tenzin Gyatso, l’attuale XIV Dalai Lama del Tibet, è da anni un sostenitore della nonviolenza e della coesistenza pacifica fra tutti gli esseri senzienti. Sostiene anche il rispetto per gli animali, ragion per cui sostiene il vegetarianesimo.

Nel 1989 ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace, per il fatto che nella sua lotta per la liberazione del Tibet ha adottato il rifiuto della violenza. Ha sempre preferito ricercare soluzioni pacifiche basate sulla tolleranza e il rispetto reciproco. Ha scritto molti libri e ha avanzato proposte costruttive per la soluzione dei conflitti internazionali, il problema dei diritti umani e le questioni ambientali globali.

il potere del momento presente

Eckhart Tolle, scrittore tedesco nato nel 1948,  ha scritto “Il potere di adesso” e “Un nuovo mondo”. Il primo può essere inteso come guida alla vita di ogni giorno, il cui obiettivo è quello di offrire al lettore una visione dell’esistenza fortemente basata sul momento presente, piuttosto che su pensieri passati o futuri.

Alcuni dei concetti del libro, come l’ego e i suoi effetti negativi sul benessere spirituale della persona, vengono approfonditi nell’opera successiva dell’autore” Un Nuovo Mondo: Riscoprire lo Scopo della Propria Vita”.

Il successo ha leggi spirituali

Deepak Chopra, nato a Nuova Delhi nel 1947 è un medico Ayurvedico. Ha scritto più di 75 libri venduti in tutto il mondo e tradotti in 30 lingue. Tra i libri di Deepak Chopra più noti: Le 7 leggi spirituali del successo.

Ha raggiunto la fama nel 1981, dopo essere divenuto uno dei leader del movimento della meditazione trascendentale, che ha poi lasciato nel 1993, creando una tecnica alternativa chiamata meditazione del suono primordiale.

Nel 1995 il Dr. Chopra ha inaugurato un suo Centro per il Benessere (The Chopra Center for Well Being) e offre una grande varietà di programmi di medicina mente-corpo e sviluppo personale, individuali e di gruppo. Questi programmi integrano il meglio della medicina occidentale e delle medicine naturali tradizionali.

Molti di questi maestri spirituali sono stati spesso attaccati e criticati dalle persone mediocri. Immagino che non sia stato facile per loro farsi strada in un mondo in cui si pensa che spiritualità e materialismo siano separati. Sembra sospetto che le persone spirituali abbiano a che fare con la ricchezza. Ma la ricchezza può e deve essere utilizzata per migliorare le condizioni di tutta l’umanità e perciò non si sono fatti scrupolo di usarla. E se poi può migliorare la propria vita, cosa c’è di male?

Foto di Torsten Kolle da Pixabay

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