Perché molte persone odiano Bill Gates?

Le accuse contro Bill Gates

In questi giorni si parla spesso di no-vax e delle loro affermazioni, per alcuni farneticazioni, sul fatto che il vaccino Pfizer  anti-Covid sia un modo per controllare le menti, da parte del famigerato ultra-miliardario Bill Gates.

Ci sono molte affermazioni online che suggeriscono che addirittura la pandemia di coronavirus sia un piano di copertura che consente al co-fondatore di Microsoft di impiantare microchip tracciabili nella popolazione mondiale attraverso i vaccini. Timori fondati o infondati? Chi lo sa! Ma perché? Da dove sono venute queste idee?

Di fatto, le accuse contro Bill Gates hanno una lunga storia. Le accuse che dietro i suoi progetti medici apparentemente a scopo di beneficienza ci siano piani oscuri per controllare la popolazione e fare esperimenti a loro insaputa hanno almeno una decina d’anni.

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Gli esperimenti di Navrongo e le accuse a Bill Gates

Nel 2010, in Ghana, un ex dipendente di un’iniziativa sanitaria del governo ha fatto un’affermazione scioccante: un progetto parzialmente finanziato dalla Fondazione Gates aveva testato il contraccettivo Depo-Provera su ignari abitanti di un villaggio nella remota regione di Navrongo, come parte di un “esperimento sulla popolazione ” illecito. L’accusa era che Gates stava conducendo “una guerra chimica contro le donne povere” in uno sforzo neocoloniale di sopprimere le nascite africane.

Margaret Sanger e Planned Parenthood

A quel punto i gruppi anti-aborto assunsero attivisti neri per mettere in evidenza gli aspetti più brutti della storia della politica sanitaria nel settore della riproduzione. In particolare tornò sotto i riflettori il  movimento eugenetico di Margaret Sanger, fondatrice di Planned Parenthood, nella prima parte del XX secolo.

Nel 1916 la Sanger aprì la prima clinica di controllo delle nascite, il che condusse presto al suo arresto a causa della diffusione e distribuzione d’informazioni nei riguardi della contraccezione. La Sanger riteneva che per far sì che le donne avessero una loro posizione più equilibrata nella società e potessero condurre una vita più sana, dovevano essere in grado di determinare quando avere o meno dei figli, quando portare a termine o meno una gravidanza.

Nel 1921 fondò l’American Birth Control League (“Lega Americana di Controllo delle Nascite”, ABCL) che divenne poi la Planned Parenthood Federation of America (“Federazione di genitorialità pianificata d’America”). A New York organizzò la prima clinica di controllo delle nascite. Lo staff era composto esclusivamente da dottoresse mentre  la clinica ad Harlem aveva un consiglio consultivo composto da afroamericani.

La Sanger a favore dell’eugenetica negativa

Ma questa donna così moderna e giustamente combattiva per i diritti delle donne e della maternità consapevole, era anche razzista e favorevole all’eugenetica negativa.

Questa citazione è tratta da un’intervista del 1957 rilasciata al giornalista Mike Wallace: “Penso che il peccato più grande di tutti sia mettere al mondo dei figli – che hanno malattie a causa dei loro genitori, che non avranno la possibilità di diventare esseri umani degni di questo nome. Delinquenti, prigionieri, ogni tipo di cosa che è già inscritto nella nascita. Questo per me è il peccato più grande che si possa commettere”.

Come soluzione, Margaret Sanger auspicava che ogni famiglia americana chiedesse al Governo il permesso di avere un figlio. Nel 1934 aveva già dichiarato alla rivista America Weekly che era diventato “necessario stabilire un sistema di permesso delle nascite”.

Oggi diremmo, se vogliamo essere benevoli,  che il suo pensiero, in piccola parte accettabile per il desiderio di limitare la sofferenza dei poveri, ha un difetto di fondo: credere che le condizioni di vita siano dettate dalla genetica e non anche dall’ambiente socio-culturale. Noi oggi abbiamo scelto di intervenire nel migliorare le condizioni socio-culturali. A quel tempo si pensava che si potesse solo migliorare la genetica per migliorare le condizioni di vita.

Non è un segreto, comunque, che William Gates Sr., il padre di Bill, era un fiduciario dell’organizzazione Planned Parenthood e ha lavorato nel suo consiglio fino a tarda età. Ha avuto un ruolo importante anche nella stessa Bill e Melinda Gates foundation.

Il genocidio dei neri

Un documentario del 2009, Maafa 21: Black Genocide in 21st Century America, parla di olocausto della schiavitù africana. Accusa  Planned Parenthood e la sua fondatrice Margaret Sanger di razzismo. Il loro scopo, secondo il documentario,  era ridurre la popolazione dei neri.

Maafa si riferisce a quel periodo della storia in cui Africani e indigeni australiani erano schiavizzati. Ma secondo il documentario la schiavitù non è mai cessata.

Il film anti-abortista accusa il movimento eugenetico di aver costretto all’aborto migliaia di donne nere e questo ha portato praticamente a un genocidio paragonabile all’olocausto del nazismo.

La lotta tra abortisti e anti-abortisti non mi pare si fondi, come in Italia, su questioni etiche e religiose, ma sul razzismo e il controllo della politica sulla popolazione.

Il razzismo non è mai finito

In pratica l’accusa mossa dagli anti-abortisti è che anche oggi le donne nere sono “incoraggiate” ad abortire più delle donne bianche e questo nel tentativo di limitare la crescita della razza nera.

Chiaro che questo fa arrabbiare le popolazioni nere, ma i bianchi controbattono con la necessità di migliorare le condizioni di vita di tutti, messe  a dura prova dalla sovrappopolazione specialmente tra la popolazione dei neri.

Però non si può  negare questa storia reale e dolorosa avvenuta negli Stati Uniti. Molti abusi medici contro le persone di colore,  come le campagne di sterilizzazione obbligatorie o coercitive dagli anni ’10 agli anni ’60 (compresa la sterilizzazione di un terzo di tutte le madri portoricane tra i 20 e i 49 anni fino al 1965). Oppure venivano commercializzati contraccettivi non sicuri alle donne di colore povere dagli anni ’70 agli anni ’90.

Lo studio sulla sifilide di Tuskegee

Come esempio possiamo citare il famigerato studio sulla sifilide svoltosi nella città di Tuskegee, in Alabama, svoltosi tra il 1932 e il 1972. Centinaia di uomini di colore sono stati lasciati con la sifilide non trattata. In questo modo i ricercatori del governo degli Stati Uniti hanno potuto monitorare i progressi della malattia quando non viene curata.

Uno studio del 2016 ha scoperto che la scoperta di questa cattiveria perpetrata nei confronti dei neri ha portato a una tale sfiducia nei confronti dell’establishment medico da ridurre l’aspettativa di vita di almeno un anno, di una intera generazione di uomini neri.

Il Rebecca Project e le sue accuse a Bill Gates

Successivamente, nel 2011, il Rebecca Project, una piccola organizzazione no profit con sede a Washington, ha pubblicato un rapporto di incerta provenienza. Il suo titolo era “Ricerca non consensuale in Africa: l’esternalizzazione di Tuskegee“.

L’organizzazione si occupa di questioni che riguardano in particolare i problemi delle donne di colore. Nel rapporto ha raccontato ciò che secondo loro era una serie di esperimenti medici non etici, sostenuti dagli Stati Uniti in Africa.

Nel rapporto si leggeva ad esempio delle pressioni esercitate sulle donne sieropositive nell’Africa meridionale da parte di enti sanitari locali, per procedure di sterilizzazione.

Ma il fulcro del rapporto era l’iniziativa sanitaria sostenuta da Bill Gates a Navrongo.

Addirittura l’autore del rapporto suggeriva che le persone coinvolte nel progetto avrebbero dovuto essere accusate di tentato genocidio.

Anche in questo caso ci sono cose poco chiare. L’autore del rapporto è stato il capo dell’ufficio finanziario del Rebecca Project. Non aveva però rivelato che l’impiegata che aveva mosso le accuse contro il progetto in Ghana era la madre di suo figlio.

Nel 2014, il Progetto Rebecca si era concentrato sul Depo-Provera. Contemporaneamente, la Fondazione Gates stava intraprendendo una nuova missione per espandere radicalmente l’accesso alla contraccezione per le donne in Africa, anche con un nuovo adattamento a basse dosi di Depo-Provera.

Di certo, spesso e soprattutto nei primi decenni del scolo scorso, gli Stati Uniti non si sono comportati bene nei confronti delle persone di colore, privandoli del loro diritto alla libera riproduzione.

Continua su Eugenetica, come allevare bene gli esseri umani

Fonti:

medrossiprogesterone acetato

dichiarazioni Margaret Sanger

 

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