Il cuore, un vero piccolo cervello

Il cuore come organo e simbolo

Nella pratica yoga il cuore è il centro dell’anima e simbolo dell’amore e delle emozioni.

I ricercatori oggi sostengono che il cuore è un organo sensorio molto complesso e con un’organizzazione propria, con un suo piccolo cervello. Le nuove scoperte stanno dimostrando che il cuore ha influenza sulle funzioni cerebrali. Un forte indicatore della salute cardiaca è la sintonia che abbiamo con gli altri, principalmente con la famiglia.

Quando viene concepito un bambino, il Cuore umano inizia a battere prima che il cervello si sia formato. Ciò sembra un paradosso, ma non e’ cosi, perché il cuore ha un piccolo e proprio “cervello”  e da esso viene emanato il più ampio CEM (Campo ElettroMagnetico) del corpo.

Le scoperte del Dr. Armour

Il piccolo cervello del cuore è stato scoperto nel 1991 dal Dr. Armour.

I neurocardiologi del suo team hanno scoperto che il cuore possiede un proprio sistema nervoso, una rete neuronale dal funzionamento sofisticato contenente oltre 40.000 neuroni. Questo piccolo cervello conferisce al cuore la capacità di percepire in modo indipendente, di elaborare delle informazioni, di prendere delle decisioni, di avere una sorta di apprendimento e di memoria.

Il gruppo di ricerca del Dr.Armour ha scoperto che il cuore è anche una ghiandola ormonale. Tra gli ormoni prodotti dal cuore ad esempio vi è l’ossitocina, conosciuta come l’ormone dell’amore.

meccanismi fisiologici con cui il cuore comunica con il cervello.

L’ormone fattore natriuretico atriale o atriopeptina è in grado di esercitare forti effetti su vasi sanguigni, ghiandole surrenali, reni e su svariate regioni del cervello.

Il cuore contiene un tipo specifico di cellule note come “cellule cardiache adrenergiche intrinseche” (ICA), in grado di sintetizzare e rilasciare sia dopamina che noradrenalina. Fino ad allora si pensava che venissero prodotte unicamente dal cervello.
Attraverso il sistema nervoso e il sistema ormonale, il cuore influenza profondamente il funzionamento del cervello stesso.

In pratica il cervello è influenzato e obbedisce ai segnali inviati dal cuore.

Coerenza cardiaca

Quando sperimentiamo emozioni edificanti, come l’apprezzamento, la gioia e l’amore, il nostro modello di ritmo cardiaco diventa altamente ordinato, con un andamento sinusoidale dell’onda . Mentre generiamo un ritmo cardiaco coerente, l’attività nei due rami del SNA si sincronizza ed il corpo può operare con maggiore efficienza.

Uno stato di “coerenza” è uno stato fisiologico altamente efficiente nel quale i sistemi nervoso, cardiovascolare, ormonale e immunitario lavorano efficientemente e armonicamente.

il funzionamento ottimale dell’essere umano

La Coerenza Cardiaca è lo stato di funzionamento ottimale mediante il quale l’essere umano non solo è più efficiente, ma ha una maggiore stabilità emotiva, un aaumento della chiarezza mentale e un miglioramento della funzione cognitiva. In poche parole, il corpo e il cervello funzionano al massimo, avvertendo una sensazione di diffuso benessere e di grande tranquillità.

differenza tra coerenza cardiaca e rilassamento

Da tenere presente che lo stato di coerenza cardiaca  è qualcosa di diverso rispetto al rilassamento ottenuto attraverso le apposite tecniche.

A livello fisiologico, il rilassamento è caratterizzato da una riduzione complessiva del tono del sistema simpatico, con conseguente riduzione della frequenza cardiaca e spostamento dell’equilibrio in favore dell’attività parasimpatica.

Lo stato di coerenza cardiaca, se pur associato ad un relativo incremento dell’attività parasimpatica, fisiologicamente genera un grande equilibrio con una maggiore armonia e sincronizzazione fra il sistema nervoso autonomo, l’attività cerebrale e quella cardiaca.

 

Incoerenza cardiaca

Invece durante forti stress o nei momenti in cui si vivono intense emozioni negative, il modello di ritmo cardiaco è irregolare e disordinato. Lo sono anche i segnali che viaggiano dal cuore al cervello. Questi segnali hanno la capacità di inibire progressivamente le funzioni cognitive generando una perdita di capacità di elaborazione di informazioni.

Questo stato incoerente dunque ha il potere di limitare le capacità di pensare lucidamente, di ricordare, di apprendere nuovi concetti, di formulare ragionamenti equilibrati e di prendere decisioni corrette. Questo spiega il motivo per il quale sotto stress si agisce impulsivamente e incautamente, senza quasi ragionare.

Emozioni come la rabbia, la frustrazione e l’ansia danno origine a modelli di ritmo cardiaco che appaiono irregolari ed imprevedibili. La forma d’onda HRV si presenta come una serie di vette irregolari e frastagliate.

Modello di ritmo cardiaco incoerente

Gli scienziati chiamano questo un modello di ritmo cardiaco incoerente. Fisiologicamente, questo modello indica che i segnali prodotti dai due rami del SNA non sono sincronizzati tra loro. Questo può essere paragonato al guidare una vettura avendo un piede sul pedale del gas (sistema nervoso simpatico) e l’altro sul freno (sistema nervoso parasimpatico). Allo stesso tempo, questa situazione contribuisce ad un maggiore consumo di carburante ed un logoramento eccessivo delle parti meccaniche dell’auto.

Allo stesso modo, gli schemi incoerenti di attività fisiologica, associata alle emozioni stressanti, possono causare al nostro corpo di funzionare inefficientemente, e con un consumo eccessivo di energia ed una maggiore usura.

Segnali dal cuore

E’ opinione consolidata che il cuore è sottoposto al controllo diretto del cervello mediante i segnali neurali. Ma sembra che non sia così.

I nervi che dal cuore arrivano al cervello portano informazioni relative ad ormoni, sostanze chimiche, frequenza, dolore, pressione ecc.  Regolano anche diversi segnali nervosi che dal cervello tornano al cuore o vengono inviati ad altri organi. Le recenti ricerche hanno dimostrato che il cuore, in realtà, invia più segnali al cervello di quanti questo non nè invii al cuore.

I segnali che provengono dal cuore influenzano le funzioni cerebrali legate all’elaborazione delle emozioni, alle facoltà cognitive superiori quali l’attenzione, la percezione, la memoria e il problem-solving.

In altre parole, non solo il cuore influenza il cervello ma  lo informa sui comportamenti più adeguati da tenere.

Comunicazione tra cuore e cervello

Cuore e cervello comunicano costantemente attraverso ritmi di frequenze.

Quando il ritmo cardiaco è coerente il cervello reagisce con un miglior funzionamento dell’area corticale e si creano stati di chiarezza mentale, di migliore concentrazione e ragionamento sia logico sia creativo. A sua volta il cervello inviando schemi ritmici coerenti stimola stati emozionali positivi (fiducia, entusiasmo, ecc.).

Segnali incoerenti dal cuore arrivano all’amigdala che valuta lo stato di pericolo secondo l’informazione sensoriale. L’amigdala, se lo stato di pericolo è alto, invia direttamente i segnali al talamo e al SNA piuttosto che ad altri sistemi di elaborazione. Scatta quindi il comportamento di reazione all’emergenza.

Un’ altra funzione dell’amigdala è quella della memorizzazione degli schemi. Quando un bambino cresce in uno stato di incoerenza delle frequenze si abitua a considerarlo familiare e quindi, paradossalmente, a ricercarlo.

L’abitudine a vivere virtualmente forti emozioni, ad esempio attraverso lo schermo televisivo, crea una sorta di dipendenza e di ricerca della ripetizione, anche se le emozioni a riguardo sono negative.

In conclusione le emozioni negative portano disordine ai ritmi cardiaci e al sistema nervoso autonomo, influenzando quindi negativamente tutto il corpo.

Ri-Sincronizzare i sistemi corporei

Ognuno di noi può ri-sincronizzare i propri sistemi corporei per raggiungere uno stato psicofisico  di coerenza cardiaca.

L’effetto di generare volontariamente, anche per brevi periodi di tempo, uno stato di coerenza cardiaca verrà avvertito con una serie di cambiamenti. Si avrà un miglioramento dell’attenzione, della lucidità mentale e della creatività, un incremento della stabilità emotiva e della capacità di recupero fisico, un miglioramento della qualità del sonno, un incremento della resilienza e dell’efficienza fisica e mentale.

Il campo elettromagnetico del cuore

Il Campo Elettrico del Cuore, che viene misurato dall’elettrocardiogramma (EGC) è all’incirca 60 volte più grande in ampiezza di quello generato dalle onde cerebrali  dei due emisferi cerebrali, registrate da un elettroencefalogramma (EEG).

E’ il campo elettromagnetico più vaso del corpo. Ogni organo del corpo emette un proprio CEM di intensità e frequenza diversa a seconda del tipo di organo, ma tutti questi CEM sono sincronizzati dal campo del Cuore. L’insieme di questi CEM si chiama Aura e forma una specie di “uovo” attorno all’organismo degli esseri viventi.

Gli esperimenti condotti presso l’Istituto di HeartMath hanno trovato la prova che il campo elettromagnetico del cuore è in grado di trasmettere informazioni tra le persone. Sono stati in grado di misurare uno scambio di energia cuore tra le persone fino a 5 metri di distanza. Hanno anche dimostrato che le onde cerebrali di una persona possono effettivamente sincronizzare il cuore di un’altra persona.

Inoltre, quando un individuo sta generando un ritmo cardiaco coerente, è più probabile che si verifichi la sincronizzazione tra le onde cerebrali di quella persona e il battito cardiaco di un’altra persona.

Questo Campo ElettroMagnetico del cuore è sempre colloquiante con il Campo ElettroMagnetico dell’Universo e scambia quindi Informazioni con esso.

Cuore come trasmettitore

I cuori delle persone sono dunque dei potenti trasmettitori ed emettono costantemente onde elettromagnetiche. L’antenna che è fisicamente in grado di cogliere queste onde è il complesso apparato sensoriale del nostro intero corpo, a patto che l’antenna sia sintonizzata.

Allora a causa del campo elettromagnetico generato dai nostri cuori possiamo davvero influenzare la coerenza o l’incoerenza di un’altra persona semplicemente con la vicinanza.

Il cervello coglie i campi elettromagnetici di chi gli sta vicino. Se sottoponiamo ad elettrocardiogramma un gruppo di persone poste a una distanza non superiore a due metri l’una dall’altra è possibile rilevare un segnale che va dal cuore di una persona al cervello dell’altra. Se la frequenza cardiaca di una persona è coerente l’altra persona si sincronizza con il battito cardiaco della prima, mostrando un ritmo alfa coerente nelle sue onde cerebrali, misurabile con un elettroencefalogramma.

L’incoerenza dell’altro è modificabile

Quando lo stress è cronico uno schema di onde cerebrali incoerenti diviene condizione omeostatica, lo schema entro il quale l’individuo si sente più a suo agio. Se l’individuo si troverà ad affrontare una situazione coerente, potrà sentirla estranea e tenterà di spezzarne l’armonia per generare incoerenza e sentirsi maggiormente a suo agio. Ad esempio un bambino che proviene da un ambiente incoerente all’interno di una classe porterà disturbo a tutti per rendere l’ambiente incoerente come a lui più familiare.

Ma la coerenza è lo stato più forte e più naturale e vi si può ritornare prontamente. Ecco perché ci sono persone che ti fanno stare bene solo a restarci accanto. Se ci si trova accanto a persone incoerenti vale la pena sintonizzarsi con il cuore e provare a influenzare il loro stato incoerente. Funziona più di arrabbiarsi e gridare.

Foto di Alexa da Pixabay

 

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