Alle donne occidentali piacciono gli uomini androgini

Alle donne occidentali piacciono gli androgini?

Navigando in internet sono incappata in un articolo di Queerty.com sull’interesse sempre maggiore delle donne verso gli uomini androgini.
“Alle donne eterosessuali dei paesi più ricchi piacciono maschi effeminati. Vogliono andare a letto con i gay.”
Purtroppo l’articolo non è più in rete.

Bene, mi sono detta, quindi i miei gusti non sono affatto avulsi e patologici. Forse è un trend collettivo!
L’articolo spiegava che nei paesi dove le cattive condizioni di salute risultano essere una minaccia per la sopravvivenza le donne tendono verso gli uomini più maschili. Preferiscono che i loro uomini abbiano facce più corte e più larghe, sopracciglia più folte, zigomi e mascelle prominenti.

Nell’articolo viene detto anche che gli uomini “in salute” sono quelli con più testosterone, l’ormone responsabile di muscoli, mascelle, sopracciglia, barba e voce profonda. Il testosterone è legato anche alla fertilità. La mascolinità però ha un prezzo alto. Più gli uomini hanno un testosterone alto, più sono antipatici, non cooperativi, aggressivi e disinteressati alla famiglia.
Si potrebbe dire che l’aumentato tenore di vita e la diminuita necessità per la donna di essere difesa fanno si che alle donne occidentali non occorre più un uomo troppo maschile. Quindi la sua attenzione si rivolge verso gli androgini.

Le donne sono attratte da androgini e gay?

Sempre sul web mi sono poi soffermata su una ricerca pseudo-scientifica, che mi ha fatto sorridere parecchio. Secondo questa ricerca, le donne che prendono la pillola anticoncezionale durante l’ovulazione sarebbero attratte da uomini più maschili, mentre negli altri giorni del ciclo sarebbero attratte dai gay.

Non prendo la pillola da anni (per problemi di salute) e da anni sono attratta dagli uomini dai tratti femminili, tutti i giorni del ciclo. Perché non dovrei esserlo? Non si può chiedere ad una donna di non essere attratti dalla bellezza, perché la bellezza è donna.

Ci sono molte ragazze che amano gli uomini più femminili o cosiddetti androgini. Sono attratte dagli uomini con il viso allungato e fine, con il corpo rasato, specialmente il petto. Capelli lunghi, make up e sopracciglia curate sono ricercatissimi. Anche l’uso di abiti dalle linee femminili non è affatto malvisto, come jeans a vita bassa, top che lasciano scoperti pancia e fianchi, perfino un abito femminile o una minigonna se indossata in un party o in discoteca risulta molto sexy. A queste donne piacciono gli uomini che indossano accessori che li rendono eleganti, come sciarpe, gioielli o bigiotteria, borsette.

Non è l’aspetto esteriore che fa l’uomo tale

Contrariamente all’aspetto, le donne vedono sempre un uomo in loro perché l’attitudine continua ad essere quella di un uomo. Gli androgini infatti non si comportano come le donne, o almeno non hanno le loro debolezze. Però possono parlare di vari argomenti, maschili e femminili, sono sensibili. Queste donne non cercano negli androgini  uomini sottomessi, ma alla pari. Non vogliono invertire i ruoli, sono invece impaurite da uomini troppo maschili e dominanti. Un uomo bello, androgino, sensibile e affettuoso dà più sicurezza ad una donna, anche nella previsione di una relazione più duratura, più sincera e della capacità di occuparsi di una eventuale famiglia.
Ma attenzione, a volte l’apparenza inganna…

donne che amano i gay

Nel mondo anglosassone sono chiamate “ fag hag”, donne che amano i gay. Sorprenderà sapere che una buona percentuale di persone che consumano pornografia o comunque erotico gay è costituita da donne. L’idea di due uomini insieme risulta per molte decisamente sexy e eccitante e le storie d’amore spesso sono tenerissime. Le donne sono anche molto interessate dalla relazione paritaria tra i due uomini, che rende le storie d’amore tra gay diverse da quelle tra un uomo e una donna.
Tra i motivi per cui le donne provano attrazione verso i gay sono da non sottovalutare la bellezza, il fatto che questi uomini abbiano più cura del proprio corpo e del proprio abbigliamento rispetto agli eterosessuali. Spesso una donna viene attratta da un uomo per la sua eleganza per poi scoprirne l’omosessualità.

Senza ovviamente generalizzare, i gay sembrano essere comunque diventati i migliori amici delle donne americane. Ha cominciato Julia Roberts con la commedia romantica “Il matrimonio del mio migliore amico”. Hanno continuato Sex and the City, Desperate Housewives, Ugly Betty, Gossip Girl in cui gli amici gay vengono descritti come indispensabili nella vita di una donna.
Le donne dicono di loro che sono divertenti, ci puoi parlare di tutto, senza temere di essere giudicate noiose o di essere fraintese, e amano fare shopping. Sanno cucinare. Capiscono il punto di vista femminile, ma possono dare consigli da uomo. Sanno ascoltare le amiche. Con loro si può discutere di sentimenti, di colori, di arte, di bellezza. Con loro puoi andare dappertutto, non ti metteranno le mani addosso, non si faranno idee strane su di te e in più hanno sempre la forza di un uomo che in molti casi è utile…

Donne e gay hanno molto in comune

Le donne, nei confronti dei gay, provano un naturale senso di compartecipazione. Omofobia e misoginia sono simili, infatti i gay sono odiati perché vogliono assomigliare alle donne, che tradizionalmente vengono viste come esseri inferiori.
Gli uomini gay generalmente tengono in gran considerazione le proprie amiche e quando le vedono giù di umore sanno come aiutarle. Sanno ascoltare tutte le loro confidenze. Le donne possono essere affettuose con loro, possono restare abbracciate, possono far sentire il loro affetto ma senza far saltare nella loro testa la molla di quel “maledetto” sesso che domina i pensieri degli uomini quando sono con le donne.
Ed ecco il paradosso! Cosa volere di più da un uomo? Un gay ha tutto quello che una donna occidentale desidera ed è normale che dall’affetto amichevole le fantasie e i desideri delle donne possono andare oltre…e finire a letto. Provare a sedurre un uomo che non vuole e non può essere sedotto…questo è davvero una sfida! Tradizionalmente sono gli uomini a sedurre.

Essere androgini non è superficialità

C’è chi ritiene dannosa la maschilizzazione delle donne e la femminilizzazione degli uomini nel mondo occidentale.
In questi giorni ho letto qualcosa di  Carl Gustav Jung, e riflettuto sull’Animus e sull’Anima, cioè quegli archetipi inconsci, immaginati come ipotetici contenitori. L’Animus nelle donne è un archetipo simbolo del maschile, l’Anima è l’archetipo simbolo del femminile negli uomini.
Maslow, nella formulazione della sua piramide dei bisogni, affermò che una persona che non sa cosa mangiare difficilmente avrà bisogni di autorealizzazione. Naturalmente possono esserci eccezioni. Infatti è notorio che il digiuno aumenta le visioni spirituali e che i monaci digiunavano per essere più vicini a Dio.

Ma generalmente l’elevato tenore di vita comporta nelle donne occidentali un aumento del bisogno di autorealizzazione. Cosa aveva detto Jung a proposito del processo di autorealizzazione e individualizzazione? Che una fase fondamentale è rappresentata dall’integrazione del principio opposto a quello del proprio genere nella propria psiche. Per una donna è fondamentale trovare e integrare il maschile dentro di sé, maschile che è depositario del principio del Logos.
Per un uomo è fondamentale trovare l’Anima, la parte femminile portatrice del principio dell’Eros.
In definitiva, per sviluppare tutto il proprio potenziale( non è l’autorealizzazione sinonimo di sviluppo delle potenzialità?), un essere umano deve accettare e integrare la propria bisessualità. Si è potenzialmente bisessuali a livello fisico e potenzialmente a livello psicologico. E credo che sia normale per una persona psicologicamente bisessuale essere attratta da altre persone bisessuali.

Un uomo con caratteristiche femminili non è un problema

Le donne sono quella parte della società che nel mondo occidentale stanno avendo molti cambiamenti. I cambiamenti del maschile sembrano una conseguenza dei cambiamenti delle donne che “stanno venendo fuori”.
Stiamo assistendo alla nascita di donne più maschili, nel senso di Jung, che hanno ben integrato in se stesse il principio maschile e questa completezza le rende più potenti e autonome.
Stiamo quindi avviandoci verso un mondo almeno psicologicamente bisessuale? Sembra di sì, e perché no?
Le donne, diventate più maschili, nel senso che hanno integrato il principio maschile del Logos, amano, vogliono, desiderano, hanno bisogno di uomini più femminili. Androgini, non necessariamente nell’aspetto quanto nella psiche-
A maggior ragione se la donna nell’infanzia o nell’adolescenza è stata ferita da una maschile aggressivo o insoddisfacente comunque traumatico, se ci sia stato il classico conflitto col padre o con la figura maschile, quello di cui una donna ha bisogno per superare il trauma e integrare l’Animus è una figura maschile con caratteristiche psicologiche femminili, quali accettazione, protezione, accoglienza, cura. Solo un uomo femminile può curare e guarire la “ferita del maschile” di una donna.

Se una donna più maschile viene apprezzata, perchè lo stesso non viene riservato a un uomo più femminile?
Un uomo più femminile può garantire una società in cui ci sia uguaglianza vera tra i due sessi ed una società meno aggressiva e più pacifica.
Un uomo femminile è un uomo che ha sviluppato molte delle sue potenzialità, ha integrato il principio femminile dell’Eros ed è potenzialmente bisessuale.
L’uomo dai tratti psicologici femminili appare più spirituale e saggio. Prova comprensione, accettazione, accoglienza, amore e appare più adatto a tirare avanti una famiglia, dialogare con una compagna, più vicino al mondo della donna ed è sicuramente più amabile e desiderabile!

Alexia Meli

 

Foto da: wallpaperflare

13 Risposte a “Alle donne occidentali piacciono gli uomini androgini”

  1. Sono in accordo con te e sono stata dentro a store simili, riconosco l’importanza dell’uomo femminile e magari, magari, ci fossero per tutte noi, però e parlo per esperienza personale ,vedo che questi uomini hanno un complesso edipico insormontabile e sono incastrati in un grandissimo disturbo narcisistico di personalità che non permette loro “di amare veramente” allora come si fa a combattere tra le sensazioni contrastanti nel vederli meravigliosi padri di famiglia ma essere perfettamente conscie che i problemi sopra elencati li facciano fuggire e tornare ogni due per tre? Tutte le cose da te elencate sono i loro lati positivi ma sono quasi sempre associati a quello che ho detto io, e sono persone di una grandissima sofferenza, completamente emotivi. E’ vero che la loro femminizzazione è una conseguenza a noi che diventiamo più mascoline, appunto perchè siamo più forti noi riusciamo a vivere questa situazione, gli uomini che portano dentro grande femminilità fanno davvero difficolta, e son vittime di un tempo irreversibile che ci ferisce e fugge. Come facciamo? Come lo portiamo a essere il padre delle nostre bambine? Sarebbe molto bello discorrere con te a proposito, è possibile?
    Alice

    1. scusami Alice se rispondo solo ora al tuo commento ma di solito non guardo i commenti perchè sono spam. Per quanto riguarda i complessi credo che chiunque si può trovare incastrato in un disturbo narcisistico e in un complesso edipico, io per prima.Non credo che l’accorgersi e accettare di avere un lato femminile o per le donne un lato maschile sia un problema, quanto una presa di coscienza che può portare solo ad un miglioramento della persona e della società. Grazie Ciao

    2. Mi fa orrore leggere un insieme di sciocchezze tanto grosse, ancora oggi nel 2014! Non discuto dell’articolo tendenzioso, preso dal sito di una rivista lesbofemminilista, di nota tendenza sciovinista, ma mi fa ridere (per non dire piangere) scoprire che c’è chi come Lei, scrive sciocchezze ancora più grosse. Scusi, ma allora neghiamo decenni, per non dire secoli di studi scientifici seri (tra cui quelli di molte donne, come Rita Levi Montalcini) che dimostrano che la presenza alta di ormone maschile, aumenta il sentimento di protezione e collaborazione, solo perchè Lei, per giustificare una sua tendenza della quale, anche se cerca di nasconderlo, si vergogna, dice il contrario? Ma torni alle elementari e studi sul serio questa volta! E si scicqui bocca e dita prima di dire o scrivere pareri su quella che è l’evoluzione umana! Le sue piccolezze, se le curi o le tenga per sè!

  2. Ciao Alexia, bel post!
    Lo condivido in gran parte, nella teoria e… nella pratica! Penso possa farti piacere ricevere un riscontro che rafforza molto di quel che dici, per quanto venga da una persona sola e non da indagini statistiche (a proposito… ce ne sono altre?). Mi dilungo un po’, ma se ti va di leggere tutto… in fondo troverai l’happy end! Ecco la mia storia…
    Dopo avere collezionato uomini irosi, egoisti e concentrati su di sé, di quelli “che non devono chiedere mai”, disperata da una ventennale vita sentimentale deludente, lo scorso anno mi sono decisa ad affrontare una psicoterapia. Grazie a questo percorso, ho conosciuto meglio me stessa. A me non mancava certo il lato maschile, se mai quello femminile, a livello di mia identità, intendo, di mio sviluppo interiore, di mia crescita personale (e, guarda caso, alla base, risalenti all’infanzia, ci sono problemi con mia madre).
    Pur essendo più maschile che femminile, ho sempre cercato il maschio maschio (sessualmente e psicologicamente) e ho avuto sempre solo relazioni con uomini, che a volte apprezzavano molto il mio lato maschile e altre volte invece entravano in conflitto (competizione?) chiedendomi anche di essere più femminile (nell’aspetto fisico, ad esempio). Più di una volta mi è stato chiesto se non fossi omosessuale, cioè lesbica. Ma non ho mai provato attrazione sessuale per le donne, tantomeno psicologica/sentimentale/affettiva. Forse, piuttosto, la mia identità psicologica era molto maschile, il mio orientamento sessuale verso gli uomini, ma io sono in un corpo da donna, che comunque mi piace. Un gay in un corpo femminile?
    Mah… io credo sia più vero quel che scrivi, che siamo tutti bisessuali e abbiano in noi entrambe le identità. Poi le vicende della vita portano a sviluppare più una parte o l’altra. Io la mia parte femminile l’ho scoperta in terapia, con la guida di una psicologa. Ora la vivo sempre di più… ma ho in me – e mi tengo cara – anche la mia parte maschile. Vorrei il meglio dell’una e dell’altra.
    E in tutto questa scoperta di me stessa ho trovato anche l’amore. Quello per me stessa prima di tutto (fatto di comprensione, accettazione e libertà di essere). Poi quello per un’altra persona. Un uomo.
    Un uomo bisessuale, che oggi è il mio compagno. 🙂

    1. Grazie per aver condiviso questa bella storia e sono felice che sia a lieto fine.
      Posso condividere la tua storia perché per molto tempo anche io ho sentito di essere un gay in un corpo femminile e questo si esprimeva nelle mie fantasie e dalla mia attrazione verso coppie di gay. Naturalmente all’inizio non è stato facile accettare la situazione e mi chiedevo continuamente perché, quale molla era scattata nella mia infanzia per cui questo era divenuto possibile.
      Dietro tutto questo c’è principalmente una relazione con un padre “maschile” nel senso che comunemente si intendeva una volta e cioè autoritario, irascibile, distaccato, egoista ed egocentrico. Una relazione che mi ha portato al netto rifiuto dell’uomo inteso in questo modo e paradossalmente a sviluppare il mio stesso lato maschile, come il desiderio di indipendenza, di libertà, di autoaffermazione. Nel processo di autoanalisi si sviluppava anche la mia parte femminile fatta di accettazione, comprensione, accoglienza di me stessa e di tutte le mie contraddizioni. Penso che questo può accadere anche a un uomo se rivolge a se stesso la dovuta attenzione. In linea generale credo che una persona troppo femminile o troppo maschile non ha sviluppato tutte le sue potenzialità e ne può soffrire. Ci vengono imposti molti limiti alla nostra libertà di essere e per molti di noi sembra che il lavoro di una buona parte della nostra vita sia liberarci da quei limiti.

  3. Grazie per aver condiviso questa bella storia e sono felice che sia a lieto fine.
    Posso condividere la tua storia perché per molto tempo anche io ho sentito di essere un gay in un corpo femminile e questo si esprimeva nelle mie fantasie e dalla mia attrazione verso coppie di gay. Naturalmente all’inizio non è stato facile accettare la situazione e mi chiedevo continuamente perché, quale molla era scattata nella mia infanzia per cui questo era divenuto possibile.
    Dietro tutto questo c’è principalmente una relazione con un padre “maschile” nel senso che comunemente si intendeva una volta e cioè autoritario, irascibile, distaccato, egoista ed egocentrico. Una relazione che mi ha portato al netto rifiuto dell’uomo inteso in questo modo e paradossalmente a sviluppare il mio stesso lato maschile, come il desiderio di indipendenza, di libertà, di autoaffermazione. Nel processo di autoanalisi si sviluppava anche la mia parte femminile fatta di accettazione, comprensione, accoglienza di me stessa e di tutte le mie contraddizioni. Penso che questo può accadere anche a un uomo se rivolge a se stesso la dovuta attenzione. In linea generale credo che una persona troppo femminile o troppo maschile non ha sviluppato tutte le sue potenzialità e ne può soffrire. Ci vengono imposti molti limiti alla nostra libertà di essere e per molti di noi sembra che il lavoro di una buona parte della nostra vita sia liberarci da quei limiti.

  4. Credo che quest’articolo sia molto contradditorio.Un uomo puo’ essere molto virile quindi maschio e pero’ essere anche molto empatico quindi capire la donna sensa effemminarsi. Nell’articolo invece l’uomo per capire la donna si deve effeminare e invece il maschio virile in quanto tale non puo’ capire una donna . Questa è pura paranoia

    1. Ciao Antonio grazie del commento. Mi spiace se l’articolo da questa impressione, ma non avevo alcuna intenzione di dire che un uomo effeminato è meglio in assoluto per la donna, può esserlo e può non esserlo, tutto è soggettivo. Ci sono trend e mode che si sviluppano per ragioni socio-economiche e culturali. Non si può negare credo che una donna prova un senso di sicurezza ad essere amica di uomo gay, principalmente perchè non c’è coinvolgimento sessuale, nessun tentativo di stupro, nessuna prevaricazione sessuale per intenderci. Che poi se ne innamori o no questo è personale. Per adesso il trend è che l’uomo effeminato piace a tutti, donne e uomini. Questo non vuol dire che tutti gli uomini devono sentirsi spinti ad effeminarsi o che debbano diventare gay perchè va di moda! Il mio consiglio è per favore siate quel che siete! Se volete sperimentare per curiosità fatelo ma solo se ne avete voglia veramente!
      Penso che questo mio articolo si debba interpretare dal lato delle donne. Ho cercato di portare alla luce il fatto che nonostante tutti i passi avanti compiuti negli ultimi decenni il mondo è ancora molto maschilista e gli attacchi alle donne sono sempre molto frequenti. Quanti femminicidi riempiono le pagine dei giornali? Le donne hanno paura di un uomo violento e prevaricatore che sfoga su di loro i suoi conflitti irrisolti. Ognuno di noi è ancor più preda dei suoi conflitti se non integra la parte opposta della sua personalità. Ogni donna dovrebbe sviluppare maggiormente il proprio lato maschile, e cioè la sua determinazione, l’indipendenza, la fiducia in se stessa e la capacità di prendere decisioni, come pure il desiderio di scoprire o perchè no di comandare. Allo stesso modo l’uomo dovrebbe sviluppare maggiormente la sua capacità di comprensione, accoglienza, amorevolezza, compassione e culto della bellezza. Credo che questo si possa fare senza mettere in discussione la propria virilità o la propria femminilità. Integrare il lato opposto fa di noi delle persone migliori, più autorevoli e che ispirano più fiducia. Psicologicamente, integrare tutte le parti di noi stessi, anche le più sgradite, ci rende più forti e centrati. In pratica, abbiamo un maggiore controllo sugli impulsi inconsci che spesso sfociano in atti violenti. In conclusione poichè in molti casi, ma non in tutti, gli uomini gay o bisessuali hanno integrato sia psicologicamente che fisicamente il loro lato opposto risultano a volte molto attraenti per le donne e danno loro un senso di sicurezza e di libertà, nonostante queste siano coscienti di non essere sessualmente desiderabili per loro.

  5. Mamma mia che valanga di stupidaginiiiiiii!! incredibili, tremende, e pazzescamente offensive rivolte alle donne sane di mente e spirito. Io in quanto donna sono attratta dal maschio vero, colui che mi esprime sicurezza virilita’ mascolinita’ energia e forza è per me e per la donna stessa il marito/amante/compago dei sogni! Il problema è un’altro, il fatto che le donne preferiscono oggi il gay o cmq il tipo effemminato è perchè non sono donne e in realta’ sono delle disturbate, è inutile essere sempre ipocriti-e la donna ha sempre fiutato il maschio dal odore, e oggi se si è modernizzata come dici tu significa che se lo vuole perchè la attrae e le trasmette sicurezza, la donna se lo cerca di conquistare da sola,prima aspettava che era l’uomo a farlo, ora lo fa la donna; ma che tu mi dici che oggi invece non vuole piu’ il vero maschio e vuole la checchina gay io ti rispondo cosi’:non sono donne! sono solo esseri disturbati senza ormoni ne valori ne cervello! una vera donna non è cosi’. E cmq c’è da dire che oggi gli uomini veri ma dico veriii con la V non ci sono, ( ne conosco che è sposato e sprizza mascolinita da ogni poro) beata sua moglie, prima o poi cmq mmm vabbe. dicevo che parlado degli uomini siete tutti delle checche patetiche, fate piu’ schifo voi di uno schifoso, con le sopraciglia fini magri come stecchini lampadati, vestiti in un maniera che non so se piegarmi dal ridere e vomitare, siete una generazione di checchette vi assomigliate l’uno con l’altro, non avete lo 0,1% di maschio dentro di voi siete viziati e ragionate come delle donne isteriche! daltronde basta guardare in tv si vede che coppiate la parte piu’ effemminata e checca che ci sia dai programmi di maria de filippi (orribili per una donna vera con la D) siete patetici. Detto questo voi femmine che vi credete donne che la pensate come questa disturbata che ha scritto questa cosa, e frequentate effeminati, siete delle poverette nemmeno mi fate pena aimè, avete imposto uno pseudo codice di soceta’ al femminile, che tutti quelli che voi chiamate maschi (che in realta’ sono pure checche) devono essere piu’ magri e bassi di voi senza nemmeno un pelucco sul quel corpicino che sembra biafrano(un uomo vero pesa 3 cifre ricordatelo!.. ma non obeso sia chiaro, devessere massiccio=ovvero maschile come piu’ non si puo’!) L’uomo vero ha l’alone di eroe di forzuto, di intelligente di bella presenza ma di un sex appeal innato grazie alla sua mascolinita! RI CO RD AT EL OOOOOO!!!!! voi siete solo il niente che fluttua nel nulla, siete una candela che presto si spegne perchè non esiste piu’ cera da consumare, perchè i vostri gusti non sono gusti vostri, sono stereotipi stravaganti modaioli che fanno parte di una lunga lista di stupidaggini del trend dei vip che voi copiate per sentirvi appagate nella societa’.. poi finita la moda delle checche coi capelloni da radicciocca pieni di gel e con la borsetta a tracolla, pantaloni attillati coi risvoltini tirati su magliettina collettino alzato gambine secche da farmi tenerezza un vitino da far invidia a una modella anoressica.. se ho dimenticato qualche altro particolare di moda momentania è perchè sono rimasta gia’ stupefatta da quello che ho notato prim, sinceramente oggi siete peggiorati ancor di piu e non vi faccio nemmeno caso’!!! Se siete donne vere dovreste agire di conseguenza, una donna sa sempre comportarsi da donna, voi invece senza copiare la societa’ nnon potete stare, e questo spiega tutto vedete?? NON SIETE DONNE!!!!! se no non vi piacerebbero le checche e ridereste davanti ad uno sfigato di 70kg con sopraciglia fini pantaloni attilati rossi e risvoltini magliettina di un altro colore che quasi mostra il cuore dello sfigato… che batte da tanto che lui è magro e la magliettina attillata, e con acconciature da gay pride!! No questa è una parte di mondo malato, il mondo sano non siete voi, fate parte di un qualcosa che presto cambiera’ solo per diventare peggio di cio’ che ora, perchè cosi’ siete voi.

    1. questo commento era stato rigettato automaticamente come spam e io l’ho ripescato per sottoporlo all’attenzione dei lettori. Io forse sarò malata di mente ma di sicuro questa signora non è sana come crede di essere. Passati una mano sulla coscienza, a me sembri solo una vecchia zitella che non trova un maschio che gliela da. Il problema non sono i maschi che non ci sono più, ma forse tu sei troppo brutta e troppo presuntuosa. In te c’è poco di femminile, da che cosa dovrebbero essere attratti i veri maschi? Anzi mi viene il dubbio che sei una “checca” pure tu!

  6. L uomo per me deve curarsi , non deve essere sporco questo e’ sicuro deve essere ordinato e pulito ma non deve esagerare non deve comportarsi da femmina perché per me sarebbe ridicolo.
    A me una società fatta da donne che si comportano da uomini e uomini da donne non piace, l uomo deve essere educato cordiale ma non deve comportarsi da donna e la donna deve mantenere la sua femminilità e non deve comportarsi da maschiaccio perché per me se si comportasse così sarebbe orribile almeno ai miei occhi.
    Ripeto a me la società composta da uomini androgini e ambigui e da femmine che sembrano uomo i nei comportamenti non piace, poi ognuno la pensi come vuole.

  7. Personalmente tante cose sono false: prima di tutto non tutti gli uomini che apparentemente si truccano e sembrano effeminati, sono gay.

    Inoltre la percentuale di gay effeminati è drasticamente bassa, se si pensa la totalità presente sul pianeta.

    Terza cosa: un uomo con più ormoni non è brutto (cosa poi soggettiva) o più aggressivo ma è l’esatto contrario.

    Anche la sensibilità di una persona non si basa su fatto che si curi (come se avere i peli sul corpo sia una cosa sconveniente).

    1. ma non capisco perchè si continua a creare questa confusione. nell’articolo parlo di essere androgini, cioè di avere caratteristiche femminili sia fisiche che psicologiche. Chi ha detto che androgino significa gay? un uomo che ha i capelli lunghi e si mette la matita negli occhi o che piange per un film o che coccola sua figlio e gli canta la ninna nanna non è gay, se non gli piacciono gli uomini. Un uomo androgino può essere pure brutto o avere qualcosa di sgradevole e non piacere alle donne, sia chiaro. Poi i gusti sono gusti. Il sondaggio americano si riferisce secondo me al normale fatto che vivendo nella società del benessere non è più necessario, per gli uomini occidentali, essere violenti e aggressivi per procurarsi da mangiare. Naturalmente gli uomini che non devono lottare per la sopravvivenza hanno caratteristiche fisiche più fini e raffinate. Basti pensare agli Spartani e agli Ateniesi. Alle donne di oggi, alle americane, serve di più un compagno collaborativo in casa, sensibile abbastanza, che le capisca e le ascolti. Un uomo più aperto e raffinato anche psicologicamente, più empatico. Naturalmente gli devono piacere le donne.

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